Con delibera n. 6 del 9 aprile 2020, l’Inail diffonde dati e analisi relative alle denunce di malattia professionale presentate nel 2019 e allo stato di avanzamento e aggiornamento degli indirizzi del Consiglio di Indirizzo e Vigilanza.
L’istituto sottolinea come le evoluzioni tecnologiche e dei processi produttivi abbiano notevolmente inciso sulla conformazione del panorama delle malattie professionali.
I dati confermano una tendenza in aumento di disturbi muscolo scheletrici e di tumori (malattie osteo-muscolari, del tessuto connettivo, nervoso e dell’orecchio, insieme a malattie respiratorie e tumori rappresentano il 90% delle patologie oggetto di denuncia nel periodo considerato, dati che confermano il tred di crescita manifestatosi già nel biennio 2017- 2018).
Si sottolinea, ma senza riferimenti quantitativi, il tema dello stress lavoro correlato che può accompagnarsi a disturbi fisici, psichici o societari e determinare l’insorgenza di diverse patologie.
Altro aspetto sottolineato è la difficoltà di individuazione di un univoco nesso causale tra attività lavorativa svolta e patologia sviluppata dal lavoratore, dovuta anche dalla varietà e frammentarietà della storia lavorativa dell’individuo (dal punto di vista delle mansioni, della conformazione dell’attività produttiva in termini di caratteristiche tecniche e organizzative, delle forma contrattuale).
Di particolare interesse le osservazioni e gli indirizzi formulati dall’Istituto, tra cui in particolare: l’opportunità di promuovere politiche di natura prevenzionistica; il potenziamento dell’attività di ricerca da parte dell’Inail anche avvalendosi di un pluralità di dati istituzionali e territoriali; la necessità di incentivare e realizzare attività di formazione, anche dei medici di base, e sensibilizzazione, nonché l’aggiornamento delle tabelle delle malattie professionali in base alle evoluzioni scientifiche.