Il contributo si propone di delineare i nuovi rischi per la salute e sicurezza dei lavoratori e di immaginare quali siano le professionalità richieste per poterli gestire. Si tratta in particolare dei rischi emergenti dall’Industria 4.0, con l’Internet of things, la stretta interazione uomo-macchina e l’impiego di nuove tecnologie dagli effetti ancora sconosciuti, dal mutamento della prestazione di lavoro, sempre più da remoto, dall’invecchiamento della forza lavoro e dai nuovi approcci nella stessa attività preventiva finalizzata alla tutela della salute dei lavoratori. Molti dei rischi emergenti da questi nuovi scenari produttivi sono ancora ignoti, ma nel nostro ordinamento ciò non basta a mettere il riparo i datori di lavoro da eventuali responsabilità per infortuni o malattie professionali. Il datore dovrà quindi avvalersi delle competenze necessarie per prevenire questi nuovi rischi e, in applicazione del principio di precauzione, astenersi dall’utilizzo delle nuove tecnologie, laddove permanga anche un mero sospetto circa la loro pericolosità.
L.M. Pelusi, Nuove competenze per la prevenzione dei rischi nella IV rivoluzione industriale